Le campagne di EMAIL MARKETING hanno rappresentato e rappresentano un modo semplice per far conoscere un dato Brand e un modo per fidelizzare i tuoi clienti tenendoli aggiornati con tutte le tue novità e proporre loro offerte personalizzate.
Ma come mantenere legati al tuo brand i tuoi contatti nel tempo? Come riconquistare coloro che nel tempo sembrano perdere d’interesse?
Riconquistare i propri contatti
Prima di iniziare è giusto ricordare che costa di più attirare nuovi clienti rispetto a quelli acquisiti, quindi è fondamentale tener vivo il bacino di contatti inattivi.
Ma come fare?
Sicuramente attraverso una strategia efficace.
Delle campagne specifiche rivolte a quella parte di database composta dagli utenti definiti inattivi, coloro che nel corso del tempo hanno sospeso ogni forma di interazione con le campagne email che ricevono dal tuo brand.
L’importanza delle campagne di re-engagement
Come dicevamo, i Brand perdono in media il 25% della loro mailing list ogni anno e tra il 25-50% dei clienti diventa inattivo.
Sebbene il turnover dei clienti sia in una certa misura parte del circolo del marketing, l’acquisizione di nuovi clienti può costare 4-6 volte di più rispetto al mantenimento dei vecchi clienti.
Questo è il motivo per cui fare lo sforzo di riconquistare i clienti “raffreddati” vale sicuramente l’investimento.
Strategia di coinvolgimento tramite Email marketing
La pietra angolare di ogni campagna di re-engagement include le campagne di Email marketing.
Ciò richiede una continua ricerca e analisi sia dei destinatari che della loro reattività alle e-mail, così da non produrre un effetto indesiderato.
Va notato che una campagna efficace molto spesso richiede una serie strutturata di e-mail, piuttosto che un singolo messaggio.
In pratica, è imperativo effettuare delle interazioni frequenti, email frequenti ma non troppo invadenti o pressanti.
Quali sono quindi alcune best practice?
Best practice per campagne di re-engagement
Differenziare i lead.
Dividere i propri contatti assegnandoli a gruppi con caratteristiche, esigenze e interessi simili utilizzando caratteristiche basate su dati demografici o comportamentali.
Quando si comprendono meglio i dati demografici dei lead, è più facile implementare campagne di re-engagement mirate.
In questo caso, sarebbe opportuno ordinare i lead in base al livello di coinvolgimento, dal meno coinvolto al più coinvolto, e concentrarsi proporzionalmente su ciascun livello.
I criteri in base ai quali questi vengono assegnati dipendono da chi gestisce queste campagne.
Si può decidere di prendere in considerazione il contenuto con cui i lead hanno interagito, i prodotti che hanno precedentemente acquistato (o visualizzato) e quanto tempo è durato il loro periodo di inattività.
Dobbiamo ricordare che inviando il contenuto giusto a quei lead che saranno più ricettivi ad esso, massimizzerai l’efficienza.
Programmazione
Idealmente, vari tipi di email inviate nella tua campagna dovrebbero essere “attivate” dai comportamenti dei lead durante il processo di re-engagement.
Ad esempio un clic su un contenuto, dovrebbe produrre un’email diversa rispetto a un clic su uno sconto offerta o un link al carrello abbandonato.
Le e-mail orientate al comportamento soddisfano in modo più preciso le esigenze dei destinatari.
La tua sequenza temporale di re-engagement non dovrebbe essere né troppo lunga né troppo breve, su una sequenza temporale di settimane o al massimo, un paio di mesi (ad esempio, uno schema di 30-60-90 giorni).
Iniziando in anticipo i tuoi tentativi di re-engagement, ti fornirai tutto il tempo per adattare la tua strategia attraverso test continui.
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Contenuto delle email
È essenziale rivedere i contenuti e inviare email che siano differenti dal solito standard.
L’obiettivo è sorprendere il destinatario e gli strumenti a disposizione sono molti.
Ad esempio possono includere:
- Se fai le giuste domande i risultati potranno dirti qualcosa in più sugli interessi dei tuoi utenti inattivi e potrai usare queste informazioni per catturare la loro attenzione.
- Coupon e promozioni. Inviare promozioni personalizzate per avere un tasso di conversione alto.
- Raccomandazioni di prodotto o aggiornamenti di prodotto. Ricorda ai tuoi destinatari cosa possono trovare di nuovo e cosa potrebbero perdere.
- Concorsi e competizioni online. Questo è un modo per sfruttare l’effetto social per favorire il passaparola e migliorare l’engagement.
Stile e tono
In questo caso la parola d’ordine è “osare”.
Quindi provare a catturare l’attenzione dell’utente anche con espedienti visivi, e con un tono amichevole e scherzoso.
In conclusione
Certo non possiamo aspettarci di riconquistare tutti i nostri clienti che nel tempo hanno smesso di interagire con il tuo Brand.
Ricorda che normalmente solo il 10% degli utenti viene riattivato.
In ogni caso, attività di questo tipo portano all’azienda una serie di benefici, sia in termini economici che non.
Se un utente non riesce a interagire con le tue e-mail per un lungo periodo di tempo, arriva un punto in cui è meglio lasciarlo andare.
Altrimenti, tali contatti continuerebbero solo ad assorbire il tuo tempo e le risorse delle tue campagne, col rischio di danneggiare la tua reputazione in caso di insistenza.
In definitiva ci sono molti altri utenti là fuori che aspettano solo di essere fidelizzati di nuovo!
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